Sylvaner Pacherhof 2018


Alto Adige, per la precisione Novacella.

Ci troviamo proprio qui, e questo Sylvaner, uva che proprio nella Valle d'Isarco trova la sua espressione e la sua culla.
Il vino Sylvaner di Pacherof ha origine su vigneti situati a 650 metri sul livello del mare, con un età media delle piante di ben 35 anni e l'escursione termica, l'esposizione dei vigneti e il terenno di sabbia, ghiaia e clausite giocano un ruolo determinante nella sua realizzazione.
Il mosto fermenta in acciaio e dopo passa alcuni mesi in botti di legno dove affina.

Il risultato è un vino semi-aromatico, fresco e pulito.
Ha un colore giallo paglierino con sfumature sul verdolino, al naso vede erbe aromatiche, fieno fresco e qualche fiore bianco, mentre in bocca è minerale, di una piacevole freschezza e di buona persistenza.
A me questo vino piace un sacco, ha un buon equilibrio e una sua eleganza, mi da l'idea che ci sia una cura dietro meticolosa condita con quel tocco di personalità, la famosa impronta di chi sta dietro a una bottiglia.

L'azienda è gestita dalla famiglia Huber, la quale sa essere ben riconoscibile e dotata di carattere; essa conta di una superficie vitata di 8 ha e adesso l'azienda si sta affacciando alla biodinamica.
Una piccola realtà ma dal grande potenziale.

(Beh si, questo vino l'ho bevuto in occasione di una cenetta romantica :) e precisamente con una cruditè di pesce, ve lo consiglio come abbinamento! )

La vostra WineBlogger
Greta Orsolini 

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