WinExperience: Col d'Orcia "Vs" Ornellaia



 Oggi ho avuto il piacere di visitare due realtà vitivinicole molto interessanti e diverse tra di loro, parlo di:


- Tenuta Col d' Orcia di Montalcino 
- Tenuta Ornellaia a Bolgheri

La Tenuta Col d'Orcia è una realtà che dal 2010 ha avuto la conversione al biologico per la sua dedizione al rispetto per l'ambiente e avendo così raggiunto con i suoi 150 ettari di vigneto ad avere il titolo della più grande azienda biologica in Toscana.
Dal 1973 è di proprietà della famiglia Cinzano, e anche se la sua superficie è molto vasta la qualità non manca...
Protetta dal monte Amiata e cullata dalle brezze marine provenienti dal Tirreno, su di essa dimorano vitigni autoctoni e vitigni internazionali, a diversi sistemi di allevamento, ma di particolare interesse è il famoso e raro Moscadello       (sarebbe il Moscato bianco) :
il Moscadello di Montalcino è un vino storico, le sue radici risalgono al Rinascimento e la sua produzione è davvero limitata, è una sorta di nettare prezioso che l'azienda, come le altre poche aziende che lo producono a Montalcino ne sono davvero "gelose; questa vendemmia tardiva rappresenta una delle nostre perle enologiche toscane di cui dobbiamo esser fieri.
L'Azienda, rinomata per per i suoi prodotti tra cui inevitabilmnete il suo Brunello, effettua da molti anni ricerche e sperimentazioni vitivinicole, tra cui, come ho potuto vedere oggi, il lavoro che svolgono sulla selezione clonale, presentando una vasta gamma di cloni di diverse varietà.
Cosa mi ha colpito: la loro nuova " filosofia", il fatto di essere si biologici, ma ciò non gli basta, da tempo l'azienda si sta affacciando a uno spirito biodinamico, questa nuova "corrente" che forse a tanti può spaventare, ma che in realtà ha molto da offrire.. L'utilizzo di appositi preparati, la cura e il rispetto dell'ambiente e ciò viene proseguito in cantina, la gestione del suolo, ogni aspetto a Col d'Orcia sembra che stia confluendo al raggiungimento di un perfetto equilibrio.

Proseguendo, son arrivata a Bolgheri, alla famosissima Tenuta dell'Ornellaia:
Di recente realizzazione, anche se per la fama si direbbe che sia molto più antica, essa fa parte dell'élite del vino italiano, andando a rappresentare una delle migliori, se non la migliore, delle aziende europee e simbolo della produzione del made in Italy.
Dalla visita di oggi ho capito una cosa, anzi, una parola che racchiude tutta la filosofia dell'azienda: l'eccellenza.
Questo è l'obbiettivo di Ornellaia, che con i suoi 130 ettari vitati ha creato prodotti riconoscibili e apprezzati da ogni palato.
Nulla viene lasciato al caso, è come se si potesse dire che conoscono ogni singola pianta per nome, la cura di ogni singolo dettaglio, un organizzazione precisa, un lavoro assiduo e il rispetto per la loro "materia prima" ha fatto si che l'azienda abbia questo prestigio.
Le loro infinite parcelle a diversi sistemi di allevamento e sesti d'impianto, si inseriscono nel panorama di Bolgheri, fatto di dolci correnti marine dove le vigne dimorano su terreni di origine marina, alluvionale e vulcanica, protette dalle colline.
Anche in questa grande realtà si può parlare di sostenibilità: il mantenimento dell'integrità del suolo, adozione di sistemi di difesa a basso impatto ecologico, riduzione al minimo degli interventi, fanno si che dentro ogni bottiglia si respiri il loro autentico Terroir.
Oggi ho avuto anche la fortuna di avere uno sguardo diretto sulle sperimentazioni e sulle ricerche dell'azienda, metodi di difesa e di risanamento di
piante malate, recupero di altre attraverso particolari innesti.
Cosa mi ha colpito: oggi ho capito cosa ci sta dietro quelle grandi bottiglie, il perché di quel grande nome.. c'è una dedizione incredibile, un attenzione e un lavoro invidiabile, ho capito che se vuoi  essere riconosciuto e stimato devi sapere davvero con che cosa hai a che fare, curarlo, proteggerlo e valorizzarlo.

Due aziende diverse, due facce di una Regione, con la R appunto, maiuscola. 







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