A come "Amarone"


Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2012 dell'Azienda Bolla




Il vino:
Un color rosso rubino intenso, al naso emerge subito una marasca piena, sottobosco, prugna e pepe nero con un tocco di tabacco. In bocca è potente, austero ma morbido, con tannini ben presenti che si fanno sentire, ma al tempo stesso equilibrati. Sul finale si ha una persistenza notevole e una chiusa balsamica che mi ha conquistata.
Un Amarone che consiglio di provare, con il tempo è riuscito a mantenere le sue caratteristiche e a trasmettermi Quella complessità raffinata che solo lui sa dare.
L'azienda:
Bolla è un nome storico della produzione enologica veneta, essa risiede a Pedemonte dove nel 1931 fu edificata la seconda sede produttiva dopo Soave ( fondata nel 1883).
L'azienda si focalizza su 2 elementi per lei fondamentali per la creazione dei suoi prodotti:il legame con il territorio e l'autenticità, e attraverso la celebrazione del passato ma un occhio di riguardo per il futuro si è fatta strada nel nostro panorama vitivinicolo.
Essa presenta differenti linee di prodotti destinati a ogni tipo di consumatore: 883, selezione di DOC veronesi; Retrò, che ha come scopo di riportare alla luce l'impronta delle vinificazioni anni '60, le Selezioni, dove ritroviamo prodotti "all'avanguardia " ma già ormai grandi classici e l'Alta Gamma, che raccoglie i vini più prestigiosi.

L'Amarone:
Le sue uve (usate maggiormente Corvina, Corvinone e Rondinella) passano una "seconda vendemmia", ossia un appassimento dei grappoli, precedentemente selezionati, su dei plateaux, ossia ampie cassette di legno, ( chiamati "arelle") mantenendo una certa areazione e controllando la temperatura e l'umidità. Esso dura circa 120 giorni, successivamente l'uva viene pigiata e inizia una lenta fermentazione a bassa temperature e poi si procederà con l'invecchiamento di minimo 2 anni.
Curiosità:
1. L'Amarone è stretto parente del Recioto, vino rosso passito veneto, solo che in quest'ultimo la fermentazione viene arrestata e nel Amarone no.
2. Importante per l'appassimento che i grappoli siano spargoli, per aver una maggiore areazione
3. Esso è un vino "moderno", i primi esemplari risalgono agli inizi dell' 900 e la sua commercializzazione inizia nel 1953.
4. Nel film " Il silenzio degli innocenti", Anthony Hopkins/ Hannibal Lecter dice di aver mangiato il fegato di una delle sue vittime con un buon bicchiere di Chianti; in realtà nel romanzo, Hannibal parla di Amarone, solo che i produttori hanno scelto di cambiare nome al vino, usandone uno maggiormente conosciuto per poter essere certi che si stesse parlando di un vino italiano.






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